Viscovo: “apposita segnaletica a ridosso dei semafori intelligenti”

Si sente molto parlare di smart city, per una mobilità futuristica ed innovativa. Le città intelligenti propongono tecnologie moderne, intelligenza artificiale e sensori per raccogliere ed elaborare poi i dati. Tra queste tecnologie ci sono i semafori intelligenti, utilizzati non solo per poter regolare il traffico, ma anche per raccogliere informazioni.

Cosa sono

Di cosa si tratta? Attualmente i semafori sono gestiti dai timer, settati in modo tale che le luci (verde, giallo o rosso) restino accese per un determinato tempo, in modo da evitare incidenti agli incroci. Il semaforo intelligente è un’evoluzione di questo concetto.

Il sistema si fonda su dei sensori, che possono essere spire induttive annegate nell’asfalto, pulsanti pedonali, radar appesi alla palina e telecamere appese ai pali che inquadrano la strada. Non per identificare i veicoli, ma per ricevere sempre informazioni.

Come funzionano

Praticamente, i semafori raccolgono queste informazioni e le incrociano con quelle in arrivo, per poter migliorare il funzionamento. Ad esempio, restando verde per più tempo, se non arrivano vetture o pedoni dalle altre strade dell’incrocio, e smaltendo così maggiormente il traffico.

Ma i semafori intelligenti possono anche rilevare altre informazioni, come la quantità di sostanze presenti nell’aria oppure monitorare il livello di inclinazione del terreno ed eventuali vibrazioni. Tutti dati utili per poter migliorare la qualità della vita, dell’ambiente e della circolazione stradale.

A volte però la tecnologia potrebbe rivelarsi una problematica se non servita elementarmente: a Ponte Buriano, nei pressi della nuova viabilità spesso accade che gli automobilisti non frenino il proprio veicolo sulla linea d’arresto, come suggerisce inoltre il codice della strada, ma qualche metro prima, non permettendo la rilevazione dei sensori innescando diversi cicli di segnale di stop.

Sulla questione è intervenuto il Consigliere Viscovo, proponendo alla provincia una serie di segnali che invitano l’utenza ad arrestare il proprio veicolo sulla linea d’arresto:

“Mi sono confrontato con l’Ing. Bracciali, sin da subito disponibile ad accogliere la proposta; accade giornalmente di veder veicoli distanti dalla linea d’arresto, invisibili ai sensori, scaturendo diversi cicli di segnale semaforico rosso, divenendo poi in nervosismi e malumori; questa proposta arriva da molteplici segnalazioni di cui mi son preso carico suggerendo l’installazione di un pratico segnale che invita gli utenti ad arrestare il proprio veicolo a ridosso della linea d’arresto”

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