
Il progetto DANTE IN MUSICA “L’universo dantesco incontra Franz Liszt” si presenta come occasione per celebrare i 700° anniversario dalla morte di Dante Alighieri che ricorre in questo anno. L’universo dantesco è stato nel corso dei secoli fonte di ispirazione artistica, arti figurative e plastiche presentano opere di elevato valore, fra queste non poteva mancare la musica, dal Rinascimento fino alle avanguardie del Novecento molti compositori sono stati ispirati dalla poetica di Dante e mediante un processo di trasposizione letteraria-musicale si sono cimentati nel tradurre in opere liriche e poemi sinfonici le scene tratte dalla Divina Commedia, Vita nuova, Convito, Rime.
Franz Liszt (Raiding, 22 ottobre 1811 – Bayreuth, 31 luglio 1886) compositore ungherese, artista intellettuale, eclettico e cosmopolita, porta con sè i tratti salienti del Romanticismo non solo nell’ispirazione creativa ma anche per quanto concerne il recupero di una lacuna culturale relativa alla poetica Medievale che colmò riscoprendo Dante, Petrarca e Tasso, letterati che nella fantasia e creatività lisztiana diventano fonte di incitamento artistico e connubio fra letteratura, poesia e musica, elementi che prendono forma e si armonizzano nel poema sinfonico, genere musicale ideato dal genio ungherese, la cui denominazione vuol designare una composizione che partendo dalla tradizione sinfonica ne opera un rinnovamento dalle fondamenta grazie all’assunzione di una “idea poetica” centrale che diviene l’autentica ragion d’essere.
Verso i trent’anni Liszt lesse attentamente la Divina Commedia in compagnia della sua amante e musa ispiratrice Marie d’Agoult, affascinato dal poema dantesco compose nel 1849 la Dante-Sonata per pianoforte inserita come settimo ed ultimo brano negli Années de Pelerinage –Deuxième année. Italie. Nel 1856 Liszt tornerà a Dante con l’imponente poema sinfonico Eine Symphonie zu Dantes Divina Commedia – Dante-Symphonie. In un primo momento Liszt aveva concepito la Dante-Symphonie in tre parti: Inferno, Purgatorio e Paradiso, ma il compositore Richard Wagner (Lipsia, 22 maggio 1813 – Venezia, 13 febbraio 1883) al quale viene dedicata l’opera, lo dissuase a comporre il Paradiso, adducendo come motivazione che “ nessun essere umano sarebbe stato in grado di rendere in musica le gioie del Paradiso….”
La Sinfonia termina così con il Magnificat anima mea, Dominum : attraverso questa meravigliosa preghiera alla Vergine e alla eterea musica che la accompagna, l’animo del poeta trova ristoro e le precedenti pene eterne (Inferno) e temporali (Purgatorio) si purificano.
L’ Ensemble Femminile KASTALIA diretta dal M° Eugenio Dalla Noce interpreta il Magnificat finale oltre a brani di Edvard Grieg, Piero Caraba e Maurizio Santoiemma, tutti legati tra loro dallo stesso filo, Dante Alighieri.
Per info e prenotazioni: info@fondazioneguidodarezzo.com 0575377438


