Viscovo, FdI, GN: Progetto “Tesi in Comune”. La richiesta per la concessione dell’aula del Consiglio Comunale per la discussione della tesi.

Renato Viscovo, consigliere di maggioranza dell’Amministrazione Comunale della città di Arezzo, eletto nelle liste di Fratelli d’Italia, a nome del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia di Arezzo e di Gioventù Nazionale Arezzo, richiede la concessione dell’aula del Consiglio comunale del Comune di Arezzo per la discussione della tesi.

Di seguito la richiesta:

Premesso che:

il progetto “Tesi in Comune” nasce con l’intento di ridare ai laureandi dell’Università di Arezzo quella grande possibilità di cui la pandemia li ha privati: la discussione della tesi in presenza. Non è infatti giusto lasciare ad un freddo ricevimento virtuale quello che è il culmine dell’intero percorso di studi, un momento che dovrebbe essere ricordato come uno dei più belli dell’intera vita e che invece rischia di passare in sordina come un evento qualunque.

Considerato che:

a Fratelli d’Italia è giunta una sollecitazione da parte del movimento giovanile gioventù nazionale di destinare la sala del consiglio comunale alla discussione delle tesi di laurea durante il periodo covid al fine di ridurre i pericoli di contagio e di dare un degno scenario al compimento di un percorso di studi universitario fatto in città di Arezzo;

Il consiglio comunale di Arezzo impegna il Sindaco e la Giunta a:

  • a garantire, da parte del Comune di Arezzo, l’utilizzo della sala del consiglio comunale, ambiente consono alla discussione della tesi di laurea, provvisto di computer e connessione internet;
  • nel rispetto delle norme sanitarie vigenti, rendere possibile la presenza di un certo numero di spettatori durante la discussione, in modo da scongiurare il rischio di assembramenti in ambienti altrimenti privati;
  • nel rispetto delle norme sanitarie vigenti, rendere possibile la presenza di uno o più membri della commissione d’esame, o di essa nella sua interezza; se ciò non fosse materialmente effettuabile, si potrà ricorrere alla normale connessione da remoto;
  • rendere fattibile il mantenimento di questa modalità di discussione anche dopo il termine dell’emergenza sanitaria per tutti coloro che ne vorranno usufruire.

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